Allegato 21 – Siamo sulla buona strada e c’è un impatto?

L’Allegato 21 è entrato in vigore il 21 agosto 2022. È giunto il momento di verificare che i processi e le procedure non siano stati inferiori ai requisiti effettivi specificati in questa linea guida e di valutare se questa linea guida ha aiutato i produttori, gli operatori sanitari e i pazienti.

Che cos’è l’Allegato 21?

L‘Allegato 21 descrive in dettaglio i requisiti GMP specificati per i medicinali per uso umano, in fase di sperimentazione e/o veterinario importati nell’Unione Europea e nello Spazio Economico Europeo (SEE) dai titolari di un’Autorizzazione all’Importazione di Fabbrica (MIA). Il nuovo Allegato non si applica ai medicinali che entrano nell’UE/SEE solo per l’esportazione, in quanto non vengono sottoposti ad alcun processo o rilascio destinato al mercato interno. Anche le transazioni fiscali non sono considerate parte del nuovo allegato.

Cosa comporta l’Allegato 21?

  • MIA (Manufacturing Import Authorisation) valida: Riguarda sia il sito di importazione sia il luogo in cui viene completata la certificazione del QP (Quality Person). La licenza è aggiornata e verifica che tutti i siti e il QP siano adeguatamente autorizzati a svolgere le attività designate?
  • Sito di importazione designato: Un sito all’interno dell’UE dove il prodotto importato viene fisicamente ricevuto e sdoganato. Questo sito è il punto cruciale per garantire che tutti i controlli e le procedure necessarie siano eseguiti in conformità agli standard normativi.
  • Risultati delle prove sui lotti: Devono essere disponibili i risultati delle prove per tutti i lotti del medicinale importato. A meno che non siano esenti da un accordo di mutuo riconoscimento tra il Paese di origine e l’UE, questi risultati devono essere generati all’interno dell’UE.

Cos’altro comporta l’allegato?

  • Conferma della conformità alle GMP: Verifica che i prodotti soddisfino gli standard di qualità e sicurezza richiesti nell’UE.
  • Conformità con l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) o l’Autorizzazione alla Sperimentazione Clinica (CTA): che i medicinali importati sono stati prodotti in conformità con l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) o l’Autorizzazione alla Sperimentazione Clinica (CTA).
  • Accordi tecnici: Accordi tecnici stabiliti tra il sito di importazione, i siti di produzione e il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio (MAH) o lo sponsor, a seconda dei casi.
  • Istruzioni per il campionamento: Gli importatori devono disporre di istruzioni di campionamento chiare e documentate per il prelievo di campioni di prova e di riferimento dei medicinali importati. Il campionamento è una parte fondamentale del controllo e della garanzia di qualità.
  • Certificazione per verificare l’esistenza di un programma di stabilità continuo presso il sito del Paese terzo in cui si svolge la produzione.

In questa fase, la maggior parte degli importatori dispone di un sistema di gestione farmaceutica completo che facilita la conformità, ma garantisce anche l’integrità e la qualità dei medicinali importati. Tuttavia, si teme che gli standard fissati da questo sistema possano essere troppo elevati, causando potenziali problemi di approvvigionamento.

Le recenti carenze di farmaci critici, tra cui alcuni antibiotici, durante l’inverno del 2023 hanno evidenziato la vulnerabilità della catena di approvvigionamento dei farmaci in Europa. È possibile che l’attuazione dell’Allegato 21, che mira a stabilire un solido sistema di conformità, abbia inavvertitamente creato ulteriori barriere alla fornitura che non erano state previste.

Alcune parti dell’Allegato 21 potrebbero creare ostacoli ai produttori esportatori, rendendo impossibile l’ingresso nel mercato europeo?

Comprendiamo la necessità di una documentazione chiara e priva di ambiguità, ma le discrepanze dovute a problemi di traduzione, interpretazione o ritardi con le agenzie regolatorie di terze parti possono avere un impatto sul regolare trasferimento di informazioni che facilita l’importazione di farmaci in Europa da Paesi terzi.

I cambiamenti nelle catene di approvvigionamento e nei fornitori di materiali possono avere impatti di lunga portata e possono causare ritardi normativi imprevisti nell’immissione dei prodotti sul mercato a causa dei ritardi nell’approvazione delle modifiche da parte dei diversi mercati.

Ci sono stati problemi con i test di laboratorio presso il laboratorio di analisi a contratto, con conseguenti ritardi nella pianificazione dei test e nella comunicazione dei dati a supporto del rilascio dei lotti?

Tutte le parti rispettano gli accordi scritti e tutti gli aspetti sono pratici ed efficienti? Il rispetto di questi accordi sta creando oneri amministrativi per entrambe le parti che competono con il tempo effettivamente dedicato al rilascio dei lotti?

La pietra miliare del requisito dell’Allegato 21 è garantire che tutte le parti abbiano a disposizione informazioni complete, trasparenti e comprensibili.

Tuttavia, considerando la moltitudine di requisiti che devono essere soddisfatti, esaminati e valutati, risulta evidente che questo processo può essere complesso e richiedere molto tempo.

Fortunatamente la Commissione Europea si è attivata per intraprendere ulteriori azioni per affrontare le carenze critiche di farmaci alla fine del 2023. Sono stati identificati i farmaci chiave che possono comportare un rischio di carenza critica, come ad esempio gli antibiotici. È stato messo in atto un meccanismo che consente a uno Stato membro di segnalare le carenze e di richiedere la ridistribuzione dei farmaci da uno Stato membro all’altro a partire dalle scorte disponibili. Le esenzioni normative e la flessibilità nell’accettazione delle modifiche normative consentono ai farmaci critici di raggiungere i pazienti in modo tempestivo. Infine, la Commissione sta creando una Critical Medicines Alliance per coordinare le pratiche pubbliche a livello europeo, diversificare le catene di approvvigionamento globali attraverso partenariati strategici e sviluppare approcci strategici per lo stoccaggio dei farmaci. Questi approcci non possono che sostenere l’approccio all’importazione di farmaci in Europa e garantire che le aspettative di tutte le parti siano allineate ed efficaci.